Compenso dell’avvocato inferiore ai parametri minimi determina l’illegittimità del bando, così ha stabilito il Tar, Napoli con la Sentenza n. 1114 del 28 febbraio 2022. L’ordinamento assicura anche al lavoratore autonomo una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro. I Giudici hanno annullato il bando di gara di un ente pubblico che prevedeva il pagamento degli avvocati al di sotto del minimo previsto dai parametri forensi, peraltro fissando in modo unilaterale l’importo previsto per le domiciliazioni (testo in calce). E ciò in considerazione del principio dell’equo compenso, preordinato a garantire, anche al lavoratore autonomo, una retribuzione adeguata alla prestazione svolta. Nel maggio 2021, una partecipata, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, e contestualmente trasmesso a mezzo PEC all’Ordine degli Avvocati di Roma, l’Avviso pubblico per la costituzione di un elenco di avvocati per l’affidamento di incarichi di patrocinio legale e di domiciliazione con relativo regolamento ai sensi delle Linee Guida ANAC n. 12 (affidamento dei servizi legali).