La competenza alla determinazione del compenso dell’organo di revisione è del Consiglio comunale che deve contemperare le esigenze di bilancio al principio dell’equo compenso, con il Ministero dell’interno, nel parere del 11 marzo 2022.
Si fa riferimento alla nota con la quale un revisore chiede l’avviso di questo Ufficio sull’attualità dell’atto di orientamento dell’Osservatorio della finanza locale n.1 del 13 luglio 2017.
Seguendo l’iter propedeutico alla nomina, l’ente locale ha chiesto le dichiarazioni previste dalla legge in tema di sussistenza dei requisiti e delle compatibilità “pretendendo” l’accettazione del compenso proposto dalla Giunta pari ad euro 5.000 (comprensivo anche di rimborso per le trasferte).
Il revisore ha quindi accettato l’incarico, proponendo di determinare il compenso in euro 12.890 pari a quello stabilito nel decreto interministeriale del 21 dicembre 2018 per gli enti della fascia precedente. Come indicato nella nota a firma del Sindaco, “le esigenze di contenimento della spesa corrente dell’ente non hanno consentito di accogliere la Sua proposta negoziale.
Dal momento che non ha accettato il compenso proposto e che il Comune non ha la possibilità di sostenere per i compensi all’organo di revisione una spesa complessiva pari a più del doppio di quella attualmente sostenuta per il collegio uscente, procederemo alla nomina della riserva estratta che segue nell’ordine.